Tutti coloro che hanno un giardino desiderano un verde e rigoglioso prato all’inglese: per ottenerlo però è necessario utilizzare degli specifici accorgimenti, e soprattutto curarlo in modo accurato e costante in modo da mantenerlo sempre in salute. La crescita di un prato si articola essenzialmente in tre fasi: semina, crescita e mantenimento.
Prima di potere procedere alla semina, però, bisogna preparare accuratamente il proprio terreno, in modo che sia pronto ad accogliere i semi e a permettere loro di germinare nel migliore dei modi. Bisognerà quindi eliminare dal terreno le pietre, i residui legnosi, il muschio e le radici morte, ottenendo così un terreno soffice ed omogeneo che si presterà alla germinazione del prato.
Un altro passo da compiere prima di potere procedere alla semina è la concimazione: sarà necessario distribuire sul terreno dei concimi ad alto tenore di fosforo, che aiuteranno le radici a piantarsi in profondità nel terreno e permetteranno così al prato di essere più resistente e di ancorarsi meglio.
Dopo aver preparato il terreno sarà possibile procedere alla semina, ricordando che i periodi migliori sono la primavera e l’autunno. La semina può essere realizzata sia a mano che con una macchina; nel caso in cui si decida di seminare a mano, è importantissimo mantenere la giusta densità dei semi e soprattutto fare in modo che la loro distribuzione sia omogenea. Se così non fosse, si potrebbero avere chiazze con troppa erba – che tenderebbe ad ammuffire e a ingiallire – e chiazze prive di erba, ottenendo così un risultato antiestetico. Il modo migliore per assicurarsi che i semi vengano distribuiti uniformemente è quello di distribuirli controvento, utilizzando la cosiddetta tecnica a spaglio: così facendo infatti la rosa dei venti potrà distribuirsi uniformemente sul terreno, assicurando una buona resa del prato.
In linea di principio, la quantità di semi da utilizzare è pari a 35-40 grammi per metro quadrato. Dopo la semina sarà necessario eseguire un’altra operazione detta rullatura, che avrà lo scopo di mettere in contatto i semi con il terreno; successivamente potrà iniziare l’irrigazione. Inizialmente, il terreno dovrà essere innaffiato spesso – anche tutti i giorni – ma con poca acqua in modo da evitare erosioni e ammuffimenti. Successivamente, quando l’erba comincerà a spuntare, sarà sufficiente innaffiare il prato meno di frequente ma con più acqua, arrivando così nel tempo alla frequenza ottimale che per un normale manto erboso è di una volta ogni 2-3 giorni.
Una volta ottenuto il nostro manto erboso, l’aspetto più importante del suo mantenimento sarà costituito dal taglio, che contribuisce a rendere l’erba più forte e a prevenire la crescita delle malerbe. Se il prato non viene tagliato spesso, infatti, l’erba alla base tende a ingiallire. Nei periodi di maggiore crescita – come ad esempio in primavera – il prato dovrà essere tagliato 1-2 volte a settimana, mentre in inverno questa frequenza potrà essere diminuita.
Il taglio deve essere effettuato quando l’erba è asciutta e priva di rugiata, quindi ad esempio durante il pomeriggio. Bisogna inoltre fare attenzione al tagliaerba, che deve essere pulito, in buone condizioni ed in grado di fare un taglio netto evitando così all’erba di sfilacciarsi e sviluppare patologie. La scelta del tosaerba dipende anzitutto dal budget che avete a disposizione per la spesa e dall’ampiezza del prato da tagliare. Si sconsigli l’uso di un tagliaerba a filo, utile solo in caso di presenza di molti alberi e arbusti.
Per mantenere il prato in perfetta salute, è inoltre necessario raccogliere i residui di erba raccolti nel tagliaerba, evitando di lasciarli sul prato dove marcirebbero.
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